In Giappone, a Nagasaki, è faticosamente sopravvissuta all'esplosione nucleare del 9 agosto 1945 una pianta di Cachi (Diaspyros kaki)

 


Il botanico Masayuki Ebinuma ne ha compreso l'importanza ed ha colto in questa sua sopravvivenza un profondo messaggio di Pace e Speranza che ha successivamente pensato di diffondere nel mondo.

Così i semi del cachi superstite, testimone dell'orrore che l'Uomo è capace di scatenare contro sé ed i suoi simili, hanno dato vita al "Progetto dell'albero di Chaki (Kaki tree project)", producendo alberi figli di questo testimone, diffusi poi nel mondo per ricordare a tutti l'insensatezza della guerra.

Gli alberi nati da questi semi sono un simbolo vivente dell'errore/orrore umano e ricordano che la Pace, come l'Albero, ha bisogno di radici profonde, in un mondo che solo in apparenza è pacifico e sicuro. Centinaia di guerre affliggono il nostro Pianeta, e i bambini sono  le vittime innocenti  della follia omicidaumana 

Anche Carpi, attraverso l'impegno del Rotary Club e grazie all'impegno del suo Presidente, ha trovato degno luogo ove collocare un giovane Cachi, figlio del sopravvissuto di Nagasaki, a perenne ricordo vivente alla Speranza. L'Amministrazione Comunale di Carpi ha così destinato una porzione del Giardino della Sagra di Viale Carducci (sede del Palazzo della Pieve) quale sua dimora.   Qui fu posato in occasione di una festa collettiva nel 2003. Quest'albero, che cresce insieme ai bambini della Nostra Città, è un augurio affinché la Pace cresca con loro e trovi adeguato spazio nei cuori dei loro Genitori.

 

Parte delle foto gentilmente concesse dal Rotary Club

Kaki tree project
Kaki tree project
Kaki tree project
Kaki tree project

 

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