Il resoconto della seduta del Consiglio comunale/4

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 23 febbraio si è svolto un ampio dibattito sul documento di indirizzo che apre di fatto la fase di discussione sul nuovo Piano Strutturale Comunale, e che è stato letto nel corso della seduta del civico consesso del 2 febbraio scorso dall’assessore all’Urbanistica Simone Tosi (vedi nota stampa n.52). Prima del dibattito sono stati presentati anche 18 emendamenti a diverse parti del documento, più o meno articolati, e firmati da molti gruppi consiliari o da alcuni consiglieri comunali (2 del PdL, presentati dal capogruppo Andreoli, 4 dell’Idv, presentati dal capogruppo Bizzarri, 9 dell’ApC, presentati dai componenti del gruppo Pivetti e Verrini, 1 firmato dal consigliere Pd Bagnoli, un altro dei consiglieri Bizzarri e Bagnoli e un ultimo firmato da Baisi, Lugli e Gelli del Pd). Roberto Benatti (PdL) ha infine letto un documento integrativo al PSC sottoscritto dai gruppi PdL, Fli e ApC. L’assessore Tosi ha spiegato come il documento da lui presentato proponga “un ragionamento sulla Carpi del futuro, aprendo un percorso che porterà ad adottare questo nuovo strumento di programmazione urbanistica del territorio. Il dibattito che si apre stasera dovrà proseguire con la città. Auspico la massima condivisione di questo documento”. Rispetto ai singoli emendamenti l’assessore ha poi preso in rassegna le diverse proposte di modifica ed integrazione definendole quasi tutte accoglibili, ad esclusione dei due emendamenti presentati da Andreoli.
Lorenzo Paluan, capogruppo della Lista civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Prc, aprendo il dibattito ha definito il documento “basato su un’errata impostazione, vago e che parte da un punto di vista sbagliato, ad esempio sulla ricollocazione del Ramazzini o sulla Tangenziale. Abbiamo concezioni diverse su urbanistica e mobilità”. Giliola Pivetti, capogruppo di Apc, invece ha spiegato come il documento sul PSC “non possa non esser condiviso, anzi può essere definito un comandamento per il futuro. Il problema è come applicarlo, magari puntando anche a lanciare concorsi di idee per professionisti”. Roberto Andreoli, capogruppo PdL, ha affermato che “questo percorso al via per la revisione completa del Prg del 2000 ha assunto un’impostazione radicalmente diversa da quella che ci aspettavamo. Non possiamo permetterci di perdere tempo con discussioni infinite: con i nostri emendamenti abbiamo provato a rendere meno fumose le 16 pagine del documento di Tosi, che a mio parere si potrebbero riassumere in sei righe: e dove non si trovano accenni sui tempi e magari alla scelta di rendere possibile l’occupazione di aree vergini a lato dell’autostrada del Brennero”.
Argio Alboresi, capogruppo della Lega nord, dal canto suo ha espresso dubbi sui tempi con i quali questo PSC diventerà realtà, ha chiesto un approccio che ponga la massima attenzione ai temi della sostenibilità delle trasformazioni nella più vasta accezione del termine, citando il paesaggio agricolo, l’edilizia pubblica e l’ospedale come altri aspetti da tenere in considerazione. E se la consigliera Maria Grazia Lugli ha sottolineato invece la possibilità di dare spazio nella redazione del nuovo PSC a laboratori di urbanistica (magari anche realizzati dentro le scuole, mentre saranno poi tecnici e politici a dover selezionare le proposte) il collega Roberto Benatti (PdL) ha invece chiesto che chi sarà incaricato di studiare il nuovo strumento urbanistico tenga conto anche dal punto di vista socio-economico della realtà, “magari bloccando anche gli indici e interventi già pianificati in passato. Abbiamo avuto uno sviluppo troppo veloce e poco sostenibile nell’ultimo decennio a Carpi”. Il Sindaco Enrico Campedelli ha a questo punto preso la parola per ricordare come il PSC significhi il ripensamento di scelte fatte, la riqualificazione del territorio, un minore consumo dello stesso. “Con questo documento voliamo un poco più in alto in uno scenario di cambiamento epocale, che ci costringe a ripensare in termini diversi la città in cui abitiamo. In questo quadro rientra anche la ricollocazione dell’ospedale, la chiusura dell’anello della Tangenziale, il tema della casa e la situazione dell’aeroporto. Per fare questo vanno coinvolti tanti soggetti del territorio e dell’Unione Terre d’Argine”.
L’assessore Tosi ha poi ringraziato il Consiglio per il dibattito, ricordato come il PSC non abbia termini temporali mentre i singoli POC daranno definizioni più precise essendo essi gli strumenti pratici per realizzare da parte dell’amministrazione comunale gli obiettivi del Piano Strutturale Comunale attraverso un regolamento apposito. “Rammento poi che la partecipazione sarà fondamentale per costruire il PSC, che non prevede ulteriore consumo di territorio per l’urbanizzazione rispetto al Prg del 2000, anche se il PTCP ci avrebbe consentito di aumentare del 3% le aree costruite. Noi puntiamo alla riqualificazione e a un nuovo concetto di comunità, con l’obiettivo di definire addirittura un nuovo Indice, quello di comunità appunto”.
Si è andati poi al voto sui singoli emendamenti presentati al documento di indirizzo, tutti approvati a maggioranza tranne quello presentato da Andreoli sullo studio dell’ingegner Lugli, respinto: il secondo emendamento del capogruppo PdL sugli oneri (così modificato dal firmatario: “gli oneri di urbanizzazione possono essere uno strumento per favorire la ricollocazione, il riposizionamento e l’inserimento di nuove attività produttive”) è stato invece approvato. Respinto al momento del voto anche il documento integrativo al PSC presentato da Benatti (a favore Fli, Lega nord, ApC, PdL, contrari Pd, Idv, Paluan). Si è andati infine al voto finale sulle linee di indirizzo. Il documento (così come emendato) è stato votato da Pd, Idv, ApC, contrari gli altri gruppi presenti in aula.
 

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