La seduta di ieri, 15 novembre, dedicata in parte anche a questo tema Comunicato n. 287 del 16/11/2012

Ieri, giovedì 15 novembre, nel corso del Consiglio comunale di Carpi, è stata ricordata la prossima (25 novembre) Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi ha introdotto così il tema: “ammetto che mi aveva un poco sorpreso la richiesta di un’amica finalizzata ad organizzare un’iniziativa in Consiglio comunale (‘in fondo di queste cose si occupano le donne - ho pensato - e l’assessorato Pari Opportunità ha predisposto un ricco calendario di iniziative’), ma poi, intraprendendo il viaggio ho capito che aveva ragione. I numeri ci dicono che ogni tre giorni in Italia un uomo uccide una donna. Quest’anno sono già 107 le vittime e dunque la tendenza è tragicamente in crescita. La categoria criminologica del femminicidio ha introdotto un approccio di genere per consentire di rendere visibile il fenomeno, spiegarlo, prevenirlo, punirlo, insomma, tentare di contrastarlo culturalmente, sociologicamente, politicamente e naturalmente dal punto di vista giudiziario”. Dopo avere citato dati sul fenomeno, e ricordato anche le due vittime carpigiane più recenti (Giuseppa Caruso e Barbara Cuppini) oltre che le problematiche legate allo stalking Taurasi ha concluso dicendo che “questo viaggio tra i dati mi ha spinto come uomo ad interrogarmi, e ho compreso meglio e capito quanto sia fondata la tesi che in realtà le ragioni vadano ricercate nei retaggi di una concezione ancora viva nella nostra ‘cultura’, per non parlare di altre culture a partire ad esempio dei paesi musulmani, per cui le donne non sono persone ma oggetti da possedere. Io stesso ho aderito a noino.org, che ha l’obiettivo di diffondere la consapevolezza tra gli uomini che la violenza contro le donne sia una questione che riguarda innanzitutto i maschi”. La parola è poi passata a Elisa Lolli, attrice carpigiana, che ha letto un brano di Lidia Ravera che riproponeva il discorso di una madre alla figlia in coma a causa dei maltrattamenti subiti dal fidanzato. E’ intervenuta, in seguito, l’Assessore comunale alle Pari Opportunità Maria Cleofe Filippi, la quale ha illustrato il progetto Nemmeno con un fiore, un ciclo ormai da anni proposto dall’Unione delle Terre d’Argine e che racchiude iniziative previste nei giorni che vanno dal 21 al 30 novembre nei comuni dell’Unione.
Erano presenti alla seduta del Consiglio di ieri, inoltre, alcune esponenti delle associazioni femminili cittadine: Odette De Caroli ha insistito sulla necessità di un’educazione alla differenza di genere fin dalla scuola materna e di una modifica del modello di donna oggetto oggi proposto a vari livelli. L’esponente dell’UDI (Unione donne italiane) ha illustrato poi le iniziative del Centro Ascolto Vivere Donna di Carpi, servizio gratuito di prima accoglienza per le donne delle Terre d’Argine che subiscono maltrattamenti, e che in due anni ha contato 95 richieste, sottolineando che il problema maggiore per le donne che subiscono violenze è proprio la difficoltà di chiedere aiuto (dati ISTAT dicono che solo il 7% delle donne esce allo scoperto). Nadia Lodi, rappresentante locale invece del CIF (Centro italiano femminile), si è soffermata sulla “violenza domestica” causata da una sempre maggiore indipendenza delle donne soprattutto in ambito lavorativo, che porterebbe a uno “squilibrio di poteri e a una profonda crisi identitaria maschile”. Ha concluso il suo discorso esponendo il programma “Liberiamoci dalla violenza”, attuato dall’Azienda USL di Modena, mirato ad aiutare gli uomini aggressivi in famiglia. I dovuti ringraziamenti alle donne presenti in aula sono stati infine affidati a Daniela De Pietri, Presidente della Commissione consiliare servizi sociali, che ha infine ricordato come sia in arrivo una legge regionale sul tema della violenza contro le donne.
 

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