Cassonetti interrati in centro storico, approvato un odg che chiede di studiarli --Comunicato stampa n.53 del 14/2/2014

Il Consiglio comunale di Carpi ha votato all’unanimità nella seduta di ieri, giovedì 13 febbraio, una delibera riguardante la quarta revisione dei vincoli di ristrutturazione parziale, prevista dalla legge 16 del dicembre 2012, per gli edifici danneggiati dal sisma e situati in campagna. L’assessore all’Edilizia privata Simone Tosi ha spiegato che questa revisione consentiva di abbattere e ricostruire 18 fabbricati danneggiati in modo grave e irreparabile dal terremoto (che si sommano ai 42 già oggetto di abolizione dei vincoli e inseriti nelle altre tre delibere sul tema approvate tra giugno e ottobre dal Consiglio comunale, ndr.) seguendo le linee guida approvate dal civico consesso a fine anno. “Questo (la revisione dei vincoli, ndr.) è lo strumento che possiamo usare – ha spiegato Tosi rispondendo ad una domanda del capogruppo di Carpi 5 Stelle Andrea Losi – in attesa di adottare il Piano della Ricostruzione che dovrà poi esser approvato dalla Regione Emilia-Romagna”.
Il Consiglio comunale di Carpi nella seduta di ieri ha anche approvato quasi all’unanimità, contrario solo Losi (C5S), un ordine del giorno firmato dal capogruppo del PdL Roberto Andreoli relativo ad un progetto di fattibilità per il posizionamento di contenitori interrati per la raccolta differenziata in centro storico e in altre zone. Andreoli, ricordando che il servizio ‘porta a porta’ di raccolta dei rifiuti domestici in centro non esiste, ha documentato fotograficamente come sul perimetro dell’area solitamente riconosciuta come centro storico siano posizionati numerosi cassonetti, “non belli da vedere, che occupano posti auto e che emanano cattivo odore d’estate. La soluzione si chiama contenitore interrato per la raccolta differenziata; molti comuni se ne sono dotati – ha spiegato Andreoli - e chiediamo che il Consiglio comunale inviti Aimag a presentare un progetto di fattibilità su questa soluzione per avere dati su cui ragionare”. L’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha spiegato come quella indicata dall’esponente del centro-destra fosse una soluzione che andava nella giusta direzione e che dunque dovesse essere vagliata. “Abbiamo intenzione di estendere la raccolta domiciliare – ha detto – in tutto il territorio comunale, anche in centro storico, e nel 2015 sperimentare in città la ‘tariffa puntuale’, magari con l’utilizzo di un badge per gli utenti che vivono nel cuore della città”. Dopo gli interventi di Maria Grazia Lugli (Pd) e Argio Alboresi (capogruppo Lega nord) il capogruppo di Carpi 5 Stelle Losi ha motivato infine il suo voto contrario all’ordine del giorno con il fatto che la raccolta dei rifiuti mediante l’utilizzo del cassonetto fosse ormai superata e auspicando piuttosto che si andasse al ’porta a porta’ integrale.
 

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